![]() L'Asthanga Vinyasa Yoga è considerato il metodo più tradizionale dello Hatha Yoga. Il testo che ne parla è lo Yoga Korunta, scritto da Rishi Vamana in un periodo tra 1500 e 5000 anni fa, riscoperto nella biblioteca di Calcutta dai maestri Krishnamacharya e Pattabhi Jois. Quest'ultimo, ormai novantenne, è tuttora l'unico a insegnare nel suo centro di Mysore, nel sud dell'India, il metodo tradizionale dell'Asthanga Vinyasa Yoga.
Contrariamente alla concezione usuale che si ha dello yoga questo metodo è molto dinamico, quasi coreografico. La sua particolarità è data dal Vinyasa cioè il sistema di respirazione nel movimento: la pratica è infatti caratterizzata da una sequenza precisa di posture collegate e concatenate tra loro dalla sincronizzazione del respiro con il movimento. L'Ashtanga Yoga porta gradualmente chi lo pratica a riscoprire pienamente il proprio potenziale a tutti i livelli di consapevolezza umana - fisica, psicologica e spirituale. Attraverso questa pratica che unisce una corretta respirazione (Ujjayi Pranayama), le posture (asanas) e lo sguardo (dristi) si ottiene un controllo dei sensi ed una profonda consapevolezza di se stessi. Praticando questa disciplina con regolarità e devozione si acquisisce sicurezza e stabilità fisica e mentale. Letteralmente Ashtanga significa otto livelli che sono descritti come:
Questi livelli si sostengono l'un l'altro. La pratica delle asana deve essere ben eseguita per una corretta ed appropriata pratica del pranayama e rappresenta una chiave di sviluppo dei due livelli precedenti, yamas e niyamas. Solo dopo aver fermamente radicato dentro di noi stessi questi quattro livelli che possono essere considerati orientati verso l'esterno, solo allora, quindi, i quattro livelli successivi orientati principalmente all'interno si svilupperanno ed evolveranno spontaneamente con il passare del tempo. |