A cura di Claudia Boni

In tutte le fasi della vita, soprattutto in menopausa, è consigliato il consumo di cibi vitali. La maggiore essenza o vitalità, la troviamo negli alimenti freschi ed integrali. Più un alimento è ricco di questa forza vitale e più noi riusciamo a estrarre nuova essenza per reintegrare l’energia prenatale che ci è stata donata dai nostri genitori. Alimenti ricchissimi di questa energia sono tutti quelli costituiti da cellule capaci di riprodursi, come le uova fecondate, o i germogli, che crescono sviluppandosi in piante. L’essenza vitale di ogni alimento si riduce man mano che l’alimento perde freschezza, o subisce processi di conservazione, raffinazione e trattamenti antiparassitari: pur conservando le altre proprietà nutritive, l’alimento non trasmette più “vitalità”. Per questo è importante che l’alimentazione quotidiana privilegi per quanto possibile cibi freschi, non esotici ma cresciuti nello stesso ambiente climatico in cui viviamo, raccolti alla giusta epoca di maturazione, senza forzature, concimazioni chimiche e conservanti.
In questa fase della vita saranno da prediligere gli alimenti neutri e di natura fresca che nutrano l’aspetto Yin dell’organismo: uva, mele, pere, anguria, ananas, prugna, lattuga, crescione, spinaci, cavolo, cetriolo, tofu.
Via libera anche ai cibi neutri o delicatamente tiepidi come il riso e il pesce che preservano lo Yin.
Sono assolutamente da EVITARE cibi piccanti e caldi che favoriscono lo sviluppo di calore e l’ascesa dello Yang: peperoncino, arance, pomodori, vino rosso, zucchero bianco, proteine animali (sconsigliate soprattutto alla sera perché potrebbero aumentare le vampate, portare agitazione notturna e insonnia). Da evitare anche i cibi amari e caldi (come il caffè) perché l’amaro è disseccante e quindi lede lo Yin.
La cottura dei cibi deve diventare più leggera, vanno bene quella a vapore, oppure saltare leggermente i cibi con poco olio.
Dobbiamo aver cura di bere tanta acqua calda e/o tisane per ovviare i sintomi della pelle secca, bruciori di stomaco, male alle articolazioni. L’acqua calda risveglia l’intestino, curando stitichezza cronica e secchezza, è un dono per lo stomaco, distende le sue pareti e viene rapidamente ed integralmente digerita, penetra più facilmente nei tessuti, e arriva a sciogliere le tossine che si sono depositate più in profondità.
Molti problemi legati alla menopausa sono da ricondurre anche ad un fisiologico calo degli estrogeni.
Dal punto di vista dell’alimentazione possiamo introdurre i broccoli, i cavoli, la soia ricca di fitoestrogeni, anche sotto forma di bevanda, zuppa di miso (ricca anche di sali minerali ed enzimi) o tofu (alimento che tende anche a rinfrescare), facendo attenzione che sia biologica per non incorrere nella frequente soia ogm.
Anche le cause dell’osteoporosi sono da ricercare nella carenza di estrogeni, ma anche nell’alimentazione e nello stile di vita sbagliato che negli anni hanno acidificato l’organismo, nella mancata esposizione al sole che aiuterebbe a fissare meglio il calcio sulle ossa e nella carenza di movimento che spesso avviene con l’avanzare dell’età. Se non c’è carico fisico prolungato, il corpo non ritiene opportuno “investire” il calcio nelle ossa. Per questo è importante anche l’attività fisica.
È importante evitare tutti i cibi che acidificano il sangue e che non permettono una corretta metabolizzazione del calcio come: pomodoro, caffè, cioccolata, alcolici, fumo, zucchero bianco, farinacei raffinati (pane bianco, pasta bianca, prodotti da forno), latte e suoi derivati.
Senza dubbio il latte è ricco di calcio, ma è adatto al vitello e non all’uomo, non è in un giusto equilibrio ad esempio col fosforo, e la pastorizzazione lo rende indigesto, e acidifica il nostro organismo. Porta alla formazione di grassi non digeriti sotto forma di calcificazione dei vasi sanguigni, cisti, calcoli, o produzione enorme di muco in tutte le cavità: naso, bocca, orecchie e vagina.
Il calcio lo possiamo trovare in una forma meglio assimilabile in questi alimenti: soia, miglio, grano saraceno, quinoa, riso integrale, frutta secca: fichi secchi datteri, uvetta, legumi (ceci, fagioli neri), semi oleosi, verdure (broccoli, cavoli, foglie rapa, prezzemolo, tarassaco), alghe (soprattutto hiziki, kelp e wakame), thè kukicha ricco di sali minerali e di calcio, o anche il thè roibos, un ricchissimo antiossidante proveniente dall’Africa meridionale, ricco di vitamina C, calcio, magnesio, potassio, ferro.
In questa fase della vita saranno da prediligere gli alimenti neutri e di natura fresca che nutrano l’aspetto Yin dell’organismo: uva, mele, pere, anguria, ananas, prugna, lattuga, crescione, spinaci, cavolo, cetriolo, tofu.
Via libera anche ai cibi neutri o delicatamente tiepidi come il riso e il pesce che preservano lo Yin.
Sono assolutamente da EVITARE cibi piccanti e caldi che favoriscono lo sviluppo di calore e l’ascesa dello Yang: peperoncino, arance, pomodori, vino rosso, zucchero bianco, proteine animali (sconsigliate soprattutto alla sera perché potrebbero aumentare le vampate, portare agitazione notturna e insonnia). Da evitare anche i cibi amari e caldi (come il caffè) perché l’amaro è disseccante e quindi lede lo Yin.
La cottura dei cibi deve diventare più leggera, vanno bene quella a vapore, oppure saltare leggermente i cibi con poco olio.
Dobbiamo aver cura di bere tanta acqua calda e/o tisane per ovviare i sintomi della pelle secca, bruciori di stomaco, male alle articolazioni. L’acqua calda risveglia l’intestino, curando stitichezza cronica e secchezza, è un dono per lo stomaco, distende le sue pareti e viene rapidamente ed integralmente digerita, penetra più facilmente nei tessuti, e arriva a sciogliere le tossine che si sono depositate più in profondità.
Molti problemi legati alla menopausa sono da ricondurre anche ad un fisiologico calo degli estrogeni.
Dal punto di vista dell’alimentazione possiamo introdurre i broccoli, i cavoli, la soia ricca di fitoestrogeni, anche sotto forma di bevanda, zuppa di miso (ricca anche di sali minerali ed enzimi) o tofu (alimento che tende anche a rinfrescare), facendo attenzione che sia biologica per non incorrere nella frequente soia ogm.
Anche le cause dell’osteoporosi sono da ricercare nella carenza di estrogeni, ma anche nell’alimentazione e nello stile di vita sbagliato che negli anni hanno acidificato l’organismo, nella mancata esposizione al sole che aiuterebbe a fissare meglio il calcio sulle ossa e nella carenza di movimento che spesso avviene con l’avanzare dell’età. Se non c’è carico fisico prolungato, il corpo non ritiene opportuno “investire” il calcio nelle ossa. Per questo è importante anche l’attività fisica.
È importante evitare tutti i cibi che acidificano il sangue e che non permettono una corretta metabolizzazione del calcio come: pomodoro, caffè, cioccolata, alcolici, fumo, zucchero bianco, farinacei raffinati (pane bianco, pasta bianca, prodotti da forno), latte e suoi derivati.
Senza dubbio il latte è ricco di calcio, ma è adatto al vitello e non all’uomo, non è in un giusto equilibrio ad esempio col fosforo, e la pastorizzazione lo rende indigesto, e acidifica il nostro organismo. Porta alla formazione di grassi non digeriti sotto forma di calcificazione dei vasi sanguigni, cisti, calcoli, o produzione enorme di muco in tutte le cavità: naso, bocca, orecchie e vagina.
Il calcio lo possiamo trovare in una forma meglio assimilabile in questi alimenti: soia, miglio, grano saraceno, quinoa, riso integrale, frutta secca: fichi secchi datteri, uvetta, legumi (ceci, fagioli neri), semi oleosi, verdure (broccoli, cavoli, foglie rapa, prezzemolo, tarassaco), alghe (soprattutto hiziki, kelp e wakame), thè kukicha ricco di sali minerali e di calcio, o anche il thè roibos, un ricchissimo antiossidante proveniente dall’Africa meridionale, ricco di vitamina C, calcio, magnesio, potassio, ferro.