Articolo di Marcello Barbagallo, pubblicato su Lifegate
L’energia vitale, nel nostro profondo, trova espressione anche nell’amore, nella gioia, nella tristezza, nella paura.., vale a dire in tutti quei sentimenti complessi che ci guidano nelle nostre
scelte e nei nostri comportamenti, accompagnandoci nelle esperienze durante tutta la vita.
La non espressione o peggio, la repressione di sentimenti ed emozioni, creano situazioni di squilibri energetici che alla lunga porteranno alla malattia: dapprima a livello psicologico, con la perdita della nostra centralità e con l’instaurarsi di stati d’animo alterati (ansia, depressione), poi a livello fisico con disturbi di varia natura (malattie psicosomatiche).
Attraverso il corpo, il contatto e la comunicazione non verbale con la disciplina dello Shiatsu è possibile arrivare nella profondità dell’individuo aiutati anche dalla Medicina Tradizionale Cinese, base inscindibile dello Shiatsu, che permette una diagnosi energetica il più intima e attendibile possibile.
Sono i sentimenti repressi o al contrario eccessivamente prolungati che portano l’individuo a perdere contatto con il proprio io, con il proprio Centro che porterà entro breve a due possibili
situazioni. La prima si manifesterà con sensazione di agitazione generale senza però nessuna localizzazione precisa del disturbo: l’individuo sarà ansioso e irrequieto (questo stato è la conseguenza di movimenti energetici anarchici non più regolati da un centro equilibrato). La seconda si manifesterà attraverso un tipo d’ansia che si presenta con una sensazione di oppressione al petto o allo stomaco o con un “nodo allo gola” (questi sintomi si possono associare anche indecisione e paura per il futuro).
L’operatore Shiatsu, una volta individuati i meccanismi ed i livelli energetici coinvolti, interverrà in modo da ristabilire una connessione con il centro e in secondo luogo cercherà di ridare il giusto movimento alle energie bloccate.
Naturalmente non è tutto così semplice: se gli squilibri sono presenti da molto tempo, addirittura anni, il corpo escogita compensazioni tali da creare nuovi equilibri (errati!) per
potersi adattare alla situazione sfavorevole e riuscire ad “andare avanti”.
La complessità di queste compensazioni può essere tale da rendere molto difficile la diagnosi: difficile è focalizzare la radice del problema, lo scompenso energetico primitivo che ha causato il disturbo. A volte invece il “sistema di compensazioni” costruito dal corpo è arrivato al collasso e basta poco per fargli rilasciare in pochissimo tempo tutte quelle emozioni intrappolate e represse che non aspettavano altro che qualcuno, pur con un semplice contatto,
desse loro libero sfogo.
scelte e nei nostri comportamenti, accompagnandoci nelle esperienze durante tutta la vita.
La non espressione o peggio, la repressione di sentimenti ed emozioni, creano situazioni di squilibri energetici che alla lunga porteranno alla malattia: dapprima a livello psicologico, con la perdita della nostra centralità e con l’instaurarsi di stati d’animo alterati (ansia, depressione), poi a livello fisico con disturbi di varia natura (malattie psicosomatiche).
Attraverso il corpo, il contatto e la comunicazione non verbale con la disciplina dello Shiatsu è possibile arrivare nella profondità dell’individuo aiutati anche dalla Medicina Tradizionale Cinese, base inscindibile dello Shiatsu, che permette una diagnosi energetica il più intima e attendibile possibile.
Sono i sentimenti repressi o al contrario eccessivamente prolungati che portano l’individuo a perdere contatto con il proprio io, con il proprio Centro che porterà entro breve a due possibili
situazioni. La prima si manifesterà con sensazione di agitazione generale senza però nessuna localizzazione precisa del disturbo: l’individuo sarà ansioso e irrequieto (questo stato è la conseguenza di movimenti energetici anarchici non più regolati da un centro equilibrato). La seconda si manifesterà attraverso un tipo d’ansia che si presenta con una sensazione di oppressione al petto o allo stomaco o con un “nodo allo gola” (questi sintomi si possono associare anche indecisione e paura per il futuro).
L’operatore Shiatsu, una volta individuati i meccanismi ed i livelli energetici coinvolti, interverrà in modo da ristabilire una connessione con il centro e in secondo luogo cercherà di ridare il giusto movimento alle energie bloccate.
Naturalmente non è tutto così semplice: se gli squilibri sono presenti da molto tempo, addirittura anni, il corpo escogita compensazioni tali da creare nuovi equilibri (errati!) per
potersi adattare alla situazione sfavorevole e riuscire ad “andare avanti”.
La complessità di queste compensazioni può essere tale da rendere molto difficile la diagnosi: difficile è focalizzare la radice del problema, lo scompenso energetico primitivo che ha causato il disturbo. A volte invece il “sistema di compensazioni” costruito dal corpo è arrivato al collasso e basta poco per fargli rilasciare in pochissimo tempo tutte quelle emozioni intrappolate e represse che non aspettavano altro che qualcuno, pur con un semplice contatto,
desse loro libero sfogo.